Essere positivo è una delle caratteristiche principali del leader. Equivale a vedere il bicchiere mezzo pieno. Significa avere fiducia, aggirare i problemi, o al meno tentare una possibile soluzione; cercare sempre un’alternativa valida per superare quel inconveniente.

Il contrario è essere pessimista (il bicchiere è mezzo vuoto), negativo (non trovare una soluzione, o pensare che non ne vale la pena nemmeno cercarla). Di conseguenza, il pessimista ha una mentalità accusatoria, si lamenta in continuazione. Purtroppo, siamo più pessimisti di quanto crediamo e, per non esserlo, dobbiamo impegnarci attivamente.

Alcuni esempi negativi che possiamo vedere ogni giorno in noi stessi e, anche,  in tanti amici e colleghi.

  1. Lamentarsi di fronte all’avversità. Per esempio, frasi del tipo: “non mi lasciano fare, se soltanto avessi questi mezzi”; “il mio capo nemmeno mi ascolta”; “non mi prendono in considerazione”; “che sfortuna! non ho superato questo esame, non hanno presso il mio progetto, hanno bocciato la mia idea”.
  2. Avere la testa altrove di quello che ci occupa: cioè, per esempio, nel lavoro, pensare a un problema personale di cui, adesso, non possiamo fare nulla; a casa, invece di concentraci sulla nostra famiglia dedicando tutto il tempo e le energie rimaste dopo una giornata impegnativa, pensare a un assunto del lavoro.
  3. Non cercare le alternative alle due precedenti ipotesi. Accontentarsi con la sconfitta: per esempio, dire una frase del tipo: “sono fatto così, e basta!”.

Per ribaltare la situazione, dobbiamo fare qualcosa, essere prepositivi.

  1. Invece di lamentarsi, pensare a cosa posso fare per uscire da quella situazione. Seguendo con gli stessi esempi di prima, chiedersi: cosa posso fare perché in futuro mi prendano in considerazione; domandarsi: perché il mio capo non mi ascolta? cosa devo cambiare io per ribaltare la situazione? devo dedicare più tempo allo studio, a preparare un progetto o ad essere più convincente con la mia idea.
  2. Dedicare le nostre energie a quello che dobbiamo fare. Per esempio, il fato di preoccuparci per un problema di lavoro quando siamo con la famiglia, da una parte ci impedisce di dedicare del tempo a loro, dal altro, difficilmente troveremo la soluzione lavorativa. Non facciamo né l’uno né l’altro; siamo assenti da tutte e due: dal lavoro fisicamente e dalla nostra casa mentalmente.

Per finire, vediamo nel video alcuni esempi negativi di uno dei protagonisti del film di Lumet del anno 1957 “La parola ai giurati”. Si tratta del giurato n. 7, che ha acquistato dei biglietti per assistere a una partita di baseball. Man mano che scorre il tempo senza arrivare a una soluzione, cioè, senza avere l’unanimità sulla colpevolezza o avere un ragionevole dubbio che equivale all’innocenza, comincia a essere negativo, accusatorio e per nulla costruttivo.