Rapporto etica – economia negli scritti di Giuseppe Toniolo

Sono passati più di dieci anni da quando ho discusso questa tesi di licenza ottenendo il massimo voto. Nel fra tempo, il 29 aprile 2012, Giuseppe Toniolo è stato proclamato beato. Mi è sembrato opportuno cogliere l’occasione per pubblicare questo lavoro introduttivo, perché possa servire alla comunità scientifica per ulteriori studi.  L’obiettivo principale del libro è di preparare la documentazione per un successivo approfondimento nell’argomento: il rapporto tra l’etica e l’economia negli scritti di Giuseppe Toniolo.
L’autore è figlio del suo tempo, quindi prima di addentrarci nella figura di uno degli esponenti principali della cultura del Ottocento, sarà necessario presentare, al meno fugacemente, la situazione storica in cui si trovò. Nel primo capitolo si prova ad esaudire tale richiesta; dopo un breve cenno sul liberalismo e sul socialismo si descrive la situazione politica italiana dopo la riunificazione, per soffermarci sull’organizzazione dei cattolici alla fine del secolo. La centralità dell’enciclica Rerum novarum si merita un paragrafo a parte con cui finisce la prima parte.
Il secondo capitolo è dedicato alla presentazione del personaggio che ci accompagnerà fino alla fine. Oltre ad alcuni dati biografici minimi che ci permettono di conoscere la personalità di Giuseppe Toniolo si narra l’azione sociale, vale a dire, la preoccupazione di portare alla società, e soprattutto alle persone, gli ideali che trascinarono il giovane professore universitario ad intraprendere la sua ricerca scientifica.
I due primi capitoli facilitano la comprensione del terzo dedicato al rapporto tra l’etica e l’economia, punto centrale di tutta l’opera del Toniolo. Fin dalle prime pagine ho cercato di “mettere” insieme agli eventi storici la figura del Toniolo.

Penso che possa facilitare la lettura, il fatto di “guardare” il nostro protagonista dalla prospettiva giusta. Nel primo capitolo si osserva da lontano quel che succede, come si può guardare da un aereo in volo un paese o una piccola città. In pratica, interessa l’insieme delle circostanze; se appare il Toniolo sarà per caso, con poco protagonismo. Nel secondo capitolo c’è la possibilità di accompagnarlo lungo il suo percorso: sai dove va, cosa pensa, però non si può intervenire nelle conversazioni; il lettore è lo spettatore che va al cinema, quindi lontano dai fatti e senza poter mantenere un dialogo con “l’attore – protagonista”. Con il terzo capitolo, in fine, si vuole dialogare con l’autore, cercare di capire come pensa, trovare i punti deboli, scoprire i suoi ragionamenti, vale a dire conoscere Giuseppe Toniolo. In verità, il dialogo promesso nell’ultimo capitolo sarà realtà in un lavoro successivo che mi piacerebbe sviluppare più avanti. Si potrebbe dire che adesso si presentano i problemi, le idee e le soluzioni, i suggerimenti, ecc. che dovranno essere maturati in seguito. Il dialogo con l’autore quindi soltanto si accenna nelle presenti pagine.
Dopo il terzo capitolo c’è una ricca appendice bibliografica dove ho cercato di radunare sia gli scritti dell’autore sia la letteratura posteriore. Per quanto riguarda alle opere di Toniolo, mi sono servito fondamentalmente dall’Opera omnia, raccolta in venti volumi e pubblicati dalla Libreria Editrice Vaticana, e da altri libri. Pensando a una successiva ricerca scientifica, mi è sembrato interessante dare ad ogni singolo scritto una numerazione seguendo un ordine logico che permetta una facile consultazione. Ho preferito rispettare l’ordine alfabetico per quanto riguarda la letteratura posteriore al Toniolo.